Passato…

È la metà degli anni ’60 quando un giovane imprenditore intuisce le potenzialità di una tecnologia all’avanguardia: i telai Sulzer. Roberto Bini rimane colpito dalla macchina per tessere presentata dall’azienda svizzera e decide di scommettere sulle sue potenzialità.

Si trattava di un telaio innovativo per l’epoca che permetteva una produttività nettamente superiore a qualsiasi altro macchinario allora in commercio. I telai a proiettile Sulzer vantavano una maggiore velocità e al contempo richiedevano una minore necessità di operatori per macchina.

Grazie alla lungimirante visione dell’imprenditore pratese l’azienda cresce rapidamente e in breve tempo inizia l’attività di produzione e vendita in proprio di tessuti greggi, in un primo tempo articoli in lana da stampa e in seguito altre tipologie e composizioni.